Provincia degli Abruzzi (ca. 1476-1809)
Juan José Vallejo Penedo, OSA

Nacque dalla Puglia. Nel catalogo di Seripando erano elencati dieci conventi. Nel 1566 due di queste comunità, i conventi di Vasto e di Ortona, furono distrutti dai turchi, però, nonostante questo, nel 1599 le comunità erano undici e il numero di religiosi si aggirava sugli 80. La riforma innocenziana chiuse nel 1652 tre di questi conventi, che furono compensati poco dopo quando ricevette nel 1633 il convento di Gildone che apparteneva alla Congregazione estinta dell’osservanza Dulcetana. La Provincia mantenne lungo la sua storia un buon livello di osservanza, sosteneva uno studio generale nel convento di Chieti, e si dedicava, oltre allo studio, al lavoro di apostolato. Durante il secolo XVIII, il numero di religiosi si mantenne attorno ai 60.

La provincia fu soppressa durante l’invasione l’invasione francese in Italia. Gli eserciti francesi occuparono il Regno di Napoli nel 1806. Fu nominato Re il fratello di Napoleone, Giuseppe Bonaparte, che decretò soppressioni parziali della vita religiosa. Trasferito il re Giuseppe come monarca in Spagna, Napoleone nominò Gioacchino Murat, uno dei suoi generali, nuovo sovrano di Napoli che, il 7 agosto del 1809, decretò la soppressione totale della vita religiosa nel territorio napoletano e la provincia degli Abruzzi, che in questo momento contava 10 case, fu soppressa.

uno de sus mariscales, nuevo soberano de Nápoles que, el 7 de agosto de 1809, decretó la supresión total de la vida religiosa en el territorio napolitano y la provincia de los Abruzos, que en ese momento contaba con 10 casas, fue suprimida.