Provincia Belgica (1679 - 1796)

Juan José Vallejo Penedo, OSA

La provincia nasce dalla divisione della provincia di Colonia nel 1679. La provincia del Belgio assunse la missione dell’Olanda, dove, prima del 1700, aveva dieci “stazioni” missionarie. In esse si realizzò un magnifico lavoro evangelizzatore che sfociò in numerose conversioni di protestanti; senza dubbio la Rivoluzione Francese smantellò la maggior parte dei centri missionari che furono ridotti a tre, quelli di Amsterdam, Nieuwendam e Utrecht, dove rimasero quattro agostiniani agli ordini del P. P. Augustinus Naudts, a loro si devono le scelte che, a partire dal 1815, portarono alla restaurazione della provincia del Belgio e la fondazione della Provincia d’Olanda.

La provincia contava al momento della sua nascita su 450 religiosi. Tra il 1601 e il 1656 erano stati fondati in questo territorio 21 collegi di insegnamento che educavano più di 4.000 alunni; così gli agostiniani, insieme agli agostiniani, ridavano vita a questo ambito. Poteva vantarsi anche con grande prestigio, nell’ambito universitario, grazie soprattutto a personaggi come i padri Nicolaus Backx, Mathias Pauwels (Pauli), Nicolaus de Tombeur, Joachim van de Bruele, e Christoianus de Wolf, tutti esperti nel campo degli studi classici e teologi.

Dal 1693 al 1699, la peste ridusse il numero dei religiosi a 112 e nel 1695 la provincia era formata da 312 sacerdoti, 33 chierici, 11 novizi e 158 conversi. Nel 1781 l’imperatore Giuseppe II, privò la provincia del Belgio di sei conventi con i quali creò la provincia Lieja, e questa provincia nel 1793 aveva 16 comunità nelle quali abitavano 103 religiosi senza contare i professi e i novizi. Nel 1792 i rivoluzionari francesi occuparono i Paesi Bassi, nel 1794 dichiararono il territorio belga parte della Repubblica Francese e nel settembre del 1796 la provincia fu soppressa. Un anno dopo, nel 1797, l’agostiniano Carlo Vollbrecht comprò dai francesi il convento di Gante che sarebbe diventato la base per la posteriore rinascita della Provincia.