Congregazione di Santa Maria del Monte Ortone (1436-1794)
Juan José Vallejo Penedo, OSA

Il 4 novembre del 1433, l’allora vicario generale Gerardo da Rimini, priore generale dal 1434 al 1443, ordinò al provinciale della provincia della Marca di Treviso che designerà religiosi per la comunità che doveva fondarsi nella cappella di Santa Maria del Monte Ortone che era stata donata all’Ordine dal vescovo di Padova e tre anni dopo, il 10 aprile del 1436, Gerardo da Rimini, nominava vicario generale della nuova congregazione Fr. Simone da Camerino (+1478). In questo momento facevano parte della congregazione il convento di Monte Ortone e quelli di Santa Maria di Citadella e San Cristoforo di Murano. Simone da Camerino, si distinse anche per essere stato un abile diplomatico e a lui si deve la cosiddetta Pace di Lodi tra Venezia e Milano, firmata il 9 aprile del 1454. Il Santuario di Santa Maria del Monte Ortone, si distinse sempre all’interno delle case della congregazione ed era molto frequentato dai devoti veneziani.

Nel 1621, la congregazione aveva sei conventi: Monte Ortone, San Cristoforo della Pace a Venezia, Cittadella, Olmo, Rovigo e Loreto, e come 60 religiosi, e nel 1654 aveva aumentato il suo numero ad otto, dove vivevano cinquanta religiosi, dediti ad attività pastorali nelle parrocchie e ospizi. Non soffrì le conseguenze della soppressone innocenziana del 1652 a causa della determinazione del Senato della Signoria di Venezia che impedì le ingerenze pontificie nel suo territorio. Nel 1684 aveva come 70 membri.

Durante il secolo XVIII, la congregazione soffrì una marcata decadenza ed il priore generale Francisco Javier Vázquez (1753-1785), la visitò personalmente nel 1754, dovendo ordinare aspetti tanto significativi come la recita dell’Ufficio Divino, che era stata lasciata da parte in quasi tutti i conventi della congregazione. Nel 1794, seguendo il tono della politica regalista europea dell’epoca, la congregazione fu soppressa.