Provincia d’Austria (1636 - 1820)
Juan José Vallejo Penedo, OSA

Con i conventi austriaci della provincia di Bohemia, si formò nel 1636 una nuova provincia che fu denominata provincia d’Austria, e in seguito, nel 1653 gli vennero aggregati i conventi che rimanevano dell’antica provincia di Estiria e Carintia che scomparve nella suddetta data. Si trattava dei conventi di Graz, Fiume, Fürstenfeld, Hohenmauthen e Ljubljana, quest’ultimo aveva il priore perpetuo, però non mitrato e quello di Fiume era governato da un abate. Poco prima, nel 1650 avevano fondato conventi e parrocchie a Leka (Ungheria), Burgstall e Altenmark. Nel 1670, la provincia aveva 63 sacerdoti, 24 chierici, 3 novizi e 28 fratelli laici. La provincia si dedicò con intensità alle attività apostoliche e allo studio, la loro casa principale era il convento di San Sebastiano San Rocco a Vienna.

Nel 1717 venne ricevuta la cura di una parrocchia a Buda (Ungheria) e allora la provincia aveva 188 religiosi. Nel secolo XVIII si distinsero come teologi e storici i religiosi Anselm Hörmonseder, Anton Capler, Kaspar Scheürer, Salvian Molitor, Alipius Zurtschenthal, Xystus Schier, Martin Rosnack e Richar Tecker. Una speciale dedizione della provincia fu la promozione del canto gregoriano e fondarono un’Accademia di Storia nella quale brillarono i padri Scheürer, Schier e Rosnack.

A metà del secolo XVIII la provincia aveva quattordici conventi e 290 religiosi, però alla fine del secolo l’imperatore Giuseppe II soppresse i conventi di Buda, Pécs, Bruck/Leitha, Gratz, Fiume, Liubliana, Hohenmauthen, Fürstenfeld, Völkermarkt e Windisch Büheln. Rimanevano aperti solo quelli di Vienna, Baden, Lockenhaus e Korneuburg. Il convento di Vienna fu distrutto dai francesi, parzialmente nel 1805 e interamente nel 1809; una epidemia conosciuta come “infermità ospedaliera” provocò la morte della maggioranza dei giovani professi che avevano cura dei soldati malati e il resto dei religiosi decisero di passare al clero diocesano nel 1812. Rimaneva solo il convento di Lockenhaus, nell’allora territorio ungherese, i cui religiosi si secolarizzarono nel 1820. Con loro scomparve la provincia d’Austria. In Austria non ci saranno più agostiniani fino al 1951, quando i frati tedeschi, provenienti dalla Provincia di Bohemia recuperarono l’antico convento di S. Agostino di Vienna, che si trova nel Palazzo Imperiale.