Provincia di Narbona e Borgogna (ca. 1329 - 1790)
Juan José Vallejo Penedo, OSA

Formata da conventi della provincia di Tolosa e Aquitania agli inizi del secolo XIV, il primo riferimento si trova negli Atti del capitolo generale celebrato a Parigi nel 1329 dove come definitore di questa provincia appare l’agostiniano Fr. Guillermo de Béziers. Nel 1324, 1357 e 1430 vennero celebrati nel convento di Montpellier i capitoli generali dell’Ordine. Nel medio evo si sono distinti i conventi di Montpellier, Lyon, Béziers, Seyssel e Narbona e, tra i religiosi Pedro Robin, vescovo titolare di Ippona nel 1433. Nel 1518 aveva 22 conventi però poco dopo, nel 1540 i conventi di Ginevra e Thonon, caddero in mano dei protestanti, inoltre, il convento di Montpellier soffrì la furia calvinista e intorno al 1568 furono martirizzati dieci membri di questa comunità.

La riforma delle “communautés”, venne iniziata in questa provincia con la “communauté” di Béziers e nel 1635 aveva undici conventi di conventuali e nove di osservanti. Dal 1638 il governo della provincia si alternava tra conventuali e osservanti e il convento di Lione fu designato come casa comune di formazione di ambo le tendenze. All’interno degli osservanti della provincia di Barbona si distinsero i padri Pierre Rabi, prolifico scrittore spirituale e Fréderic Carpena, elemosiniere del duca di Savoia.

Alla metà del secolo XVII, la provincia aveva 22 conventi e 180 religiosi, divisi nelle due parti della Barbona e della Burgundia. Dal 1690 si alternavano nella carica di priore provinciale religiosi di ambo le parti. Durante la seconda metà del secolo XVII venne promossa la riforma religiosa della provincia che fu ben accettata nei diversi conventi e tra i suoi religiosi, anche se venne attuato a discapito della dedizione allo studio. Durante il secolo XVIII si distinse il P. Esprit Guérin, provinciale e, durante molti anni, professore Parigi. La provincia vide interrotta la sua storia nel 1790 quando l’Assemblea Costituente decretò l’abolizione della vita religiosa in Francia.