Congregazione di Santa Maria del Popolo (1431-1770)
Juan José Vallejo Penedo, OSA

Nacque il 13 giugno del 1431, quando il priore generale Agostino Favaroni (1419-131), separò dalla congregazione di San Giovanni a Carbonara, i conventi osservanti del Lazio. Il nome proviene dal convento romano del Popolo che fu a capo della congregazione fino a che passò il testimone al convento di Santa María Novella (Perugia). Il suo primo vicario generale fu Fr. Mateo da Antrodoco. Aveva conventi a Sulmona, L’Aquila, Foligno, San Felice di Giano, Fabriano, Sassoferrato e a Roma, oltre a Santa Maria del Popolo, quello di San Matteo in via Merulana. Nel 1520 il convento di S. Felice fu dichiarato noviziato unico della congregazione.

La congregazione, anche se aveva un proprio vicario, si mantenne sempre sottomessa all’obbedienza del priore provinciale della provincia umbra. Nel secolo XVII aveva 13 conventi, dei quali ne perse tre nella riforma innocenziana del 1652 e uno in più, quello di San Matteo in Via Merulana a Roma, che fu ceduto agli agostiniani esiliati irlandesi. In quanto ai religiosi, il numero si manteneva attorno agli ottanta o cento. Tra i suoi figli si distinse il P. Giuseppe Eusani che per 23 anni (1669-1692) fu sacrista pontificio.

La congregazione fu soppressa nel 1770, dividendosi i suoi conventi e i religiosi tra la provincia de L’Aquila e la provincia Umbra.