Ecuador,Provincia di S. Michele, Quito

Edwin Patricio Villalba Suarez, OSA

La provincia di S. Michele di Quito, il cui patrono è S. Michele Arcangelo, è riconosciuta nell’Ordine e nella società equatoriale come la provincia Agostiniana dell’Ecuador.

La presenza ufficiale degli agostiniani in Ecuador è registrata a partire dal 1573, quando gli inviati, provenienti dalla provincia Nostra Signora della Grazia del Perù, i PP. Luis Àlvarez di Toledo e Gabriel de Saona arrivarono con l’incarico di fondare una nuova “Provincia nel Regno di Quito”. Il capitolo provinciale del 1575 approva lo smembramento della provincia e la creazione della nuova, ma sarà il 28 gennaio del 1579 che il capitolo generale emetterà il decreto di creazione della nuova provincia.

Le ragioni della creazione sono facilmente comprensibili: l’ardente desiderio di evangelizzare le popolazioni ancora scoperte, la volontà di espandere la presenza agostiniana fino ai più remoti angoli e facilitare l’amministrazione ecclesiale.

La bolla pontificia di creazione dell’università S. Fulgenzio nel 1586 porta vitalità alla nuova provincia che contava ai suoi inizi appena cinquanta membri, distribuiti nelle seguenti comunità: Quito (1573), Santa Fe de Bogotà (1575), Cuenca (1576), Popayàn y Cali (1578), Latacunga, Sigchos e Ibarra (1579), Tunja y Leiva (1580), Loja (1583) y Pasto (1586).

L’impegno primario degli agostiniani fu la consolidazione della nuova provincia; il primo lavoro fu quello dell’evangelizzazione nelle città e nei campi di missione. Nel 1581 viene fondato il collegio S. Nicola di Tolentino, che cinque anni più tardi viene trasformato nell’università di S. Fulgenzio (la prima del Regno di Quito). Nel 1652 viene creato il collegio di S. Caterina (primo passo per il futuro accesso all’università). Potremmo menzionare tre obiettivi di primaria importanza di questo apostolato dell’educazione:

1 – Formare religiosi e sacerdoti per l’Ordine

2 – Preparare sacerdoti per le missioni urbane e rurali

3 – Formare cattedratici per la propria università e per il collegio.

Al di fuori delle città, il lavoro missionario, diede impulso ad una vivace pastorale sociale di formazione e preparazione alla vita.

1 – Conventi, conventicoli e priorati trasformati in scuole, sia di formazione religiosa, sia in scuole elementari per l’agricoltura e la pastorizia.

2 – Preparare i sacerdoti per missioni urbane e rurali

Questa presenza viva che si estende sia per territorio che per responsabilità fin dal 1597, si pensa già di dividere la provincia per creare una nuova giurisdizione ecclesiastica. Sarà così anche nel 1601, infatti solo dopo 21 anni dalla sua creazione giuridica, è già la madre di una nuova provincia in un altro territorio. Nel capitolo generale celebrato a Cali, nasce la provincia di Nostra Signora della Grazia in Colombia.

Uomini di grande spiritualità e basti citare i fratelli Gabriel del Saona (fama di santità), Luis Lopez de Solis, IV vescovo di Quito (è stato iniziato il processo canonico di beatificazione), Basilio Rivera (grande mecenate della affermata scuola artistica di Quito), Dionisio Mejia (uomo di grandi doti contemplative, che brillò per la ricostituzione di S. Giovanni Evangelista attualmente monastero di monache agostiniane) e molti altri ancora.

Attualmente la provincia si compone di 7 comunità, tre a Quito e le restanti a Guayaquil, Latacunga, Chone e Ibarra. Il proprio apostolato viene esercitato presso parrocchie, presso il collegio e presso il museo.

Referenze bibliografiche su questi membri illustri le possiamo trovare nella rivista di divulgazione popolare: La Buona Speranza.

Informazioni aggiuntive sui seguenti Siti Web: http://www.uesa.edu.ec oppure http://www.migueldesantiago.com